DALLA PREMESSA
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Vorrei fare anche una piccola nota di metodo prima di iniziare.
Il fatto che io possa pensare di essere in grado, di avere il titolo e la competenza per sintetizzare, analizzare criticamente e proporre il pensiero sia del Santo Padre che del cardinal Newman e soprattutto di poter indicare delle note conclusive come se fossi uomo di pensiero e cattedra avrebbe dell’ottenebramento mentale e della più cieca arroganza e superbia, per cui ritengo opportuno, per poter essere minimamente serio, delimitare l’ambito del contenuto di questo contributo e dei nostri incontri: è la lettura e la meditazione che fa un parroco che ama definirsi di campagna.
Una riflessione senza pretese, senza titoli, forte solo dello stupore che appartiene ad ogni uomo quando si trova di fronte a ciò che è grande. Soprattutto è l’esito del lavoro fatto di passione con un po’ di incosciente entusiasmo e di tanta povertà. La povertà della pochezza degli strumenti di indagine di cui sono in possesso, della povertà nella capacità di muovermi con abilità fra i pochissimi che possiedo e in particolare della povertà del tempo: queste pagine, infatti, sono state caparbiamente strappate nelle pieghe delle cento cose pratiche e meno pratiche che affollano la vita di un parroco di campagna. Questa pagine hanno quindi bisogno di tutta l’indulgenza possibile da parte di coloro che le leggeranno perché sono l’esito di applicazioni alla scrivania fatte di poche decine di minuti per volta o di ore rubate alla notte. Dietro ogni riga c’è, però, l’emozione di trovarsi in compagnia del pensiero di giganti di fronte ai quali non è motivo di depressione il sapersi e sentirsi nani e insieme a questa emozione c’è il desiderio di fare felice qualcun altro.

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Infine, mi proporrei in questo breve lavoro questo percorso:
• l’accostamento, con l’aiuto di brevi commenti, al testo del discorso tenuto dal Santo Padre
a Ratisbona.
• Alcune riflessioni che scaturiscono dalla lettura-ascolto della lezione tenuta dal Santo Padre.
• La proposta di un itinerario: Newman e la sua riflessione sul rapporto fede e ragione attraverso i suoi dodici sermoni
• Una testimonianza: Etty Hillesum
• Un appendice chiuderà il contributo

Partiremo cioè dal problema nella sua impostazione per passare, come esempio, a un itinerario di riflessione per approdare, poi, a un “itinerario” incarnato.
don Alberto Cereda