Come non
ammirare un uomo così? Come non ringraziare il
Signore per averci dato un apostolo di questa
statura? E’ chiaro che no gli sarebbe stato
possibile affrontare situazioni tantoi difficili e
a volte disperate, se non ci fosse stata una
ragione di valore assoluto, di fronte alla quale
nessun limite poteva ritenersi invalicabile.
Per Paolo, questa ragione, lo sappiamo, è Gesù Cristo, di cui egli scrive: “L’amore di Cristo ci spinge [...] perché quelli che vivono non vivano più per se stessi, ma per colui che è morto e risuscitato per loro” (2Corinti 5,14-15), per noi, per tutti. (Benedetto XVI, Paolo l’apostolo delle genti, Liberia editrice vaticana-San Paolo, p. 25) |