Tempo di Pasqua

Dove ci ha condotto la Parola da Pasqua fino ad oggi

Le letture di questo tempo ci permettono un cammino dentro al grande mistero della Chiesa.
La Chiesa: questa sconosciuta. Che occasione preziosa ci viene offerta dalla Parola di Dio.

1. Triduo Pasquale e Domenica di Pasqua.

Il nostro cammino vede fortemente legate le tappe significate dal Giovedì Santo e dal Venerdì Santo come
puoi leggere qui dove l’uno rivela reciprocamente l’altro.
La Domenica di Pasqua e la Veglia del sabato che le appartiene da un lato ci aprono alla speranza come ha insegnato Benedetto XVI
(la trovi qui) dall’altro ci lasciano con la tomba vuoto, con il silenzio che interroga.
A quella tomba sa sostare l’amore che condivide e a quell’amore ciò che era silenzio si fa parola, puoi utilizzare
questo strumento.

Allo scandalo della tomba vuota, al suo silenzio si tornerà nella terza domenica di Pasqua come vedrai di seguito.

2. Nella seconda domenica di Pasqua (anno A) abbiamo letto il brano del Vangelo dove Tommaso, non confidando nella testimonianza dei discepoli, dichiara di poter credere al risorto solo a una condizione: mettere le mani, il dito nelle sue piaghe.
Tommaso, cioè, dichiara che ciò che lo interessa è solo ciò che può condurlo a speranza e a salvezza e questo è possibile a una condizione: a risorgere deve essere il Verbo fatto uomo, Gesù vero uomo e vero Dio. Ciò che deve essere risorto è quell’uomo Gesù che ha dato tutto per amore. A risorgere deve essere quell’Amore incarnato. Se risorge lui allora è possibile per tutti la via dell’amore e si poteva comprendere perché Cristo avesse detto: io sono la via, la verità, la vita.
Ecco Tommaso mette il primo tassello nel mosaico della realtà della Chiesa. Perché ci sia, perché sia possibile l’evento della comunione occorre ciò che la fonda: la vittoria di Cristo e l’esperienza personale di lui. Qui puoi leggere il brano: Giovanni 20,19-31


3. Se è vero che è l’esperienza viva di Gesù che genera una vita nella comunione, è anche vero che è attraverso la Chiesa che ci è reso possibile l’incontro con Cristo. Quali sono gli elementi che fondano la Chiesa?
Il nostro attivismo, il moltiplicarsi di feste, gite, momenti culturali? Questi sono elementi umani secondo cui si manifesta la vita della chiesa, ma non ne sono gli elementi qualificanti.Gli elementi essenziali per la sua vita sono altri e li trovi espressi sinteticamente dalla prima lettura della seconda domenica di Pasqua.
Qui puoi leggere il brano: Atti 2,42-47
Si comprende perché la Chiesa sia descritta nei termini riportati da Luca nel libro degli Atti se si ricorda che secondo quei termini è vissuto Gesù Cristo.

4. Il cammino può sembrare difficile, ma non possiamo nasconderci portando a giustificazione la nostra debolezza o il fatto che non avendo studiato non siamo in grado di comprendere la parola del Signore, così come ci ha ricordato la prima lettura di sabato nell’ottava di Pasqua.
Qui puoi leggere il brano: Atti 4,13-21

5. Non possiamo nasconderci dietro ai nostri limiti perché chi edifica la Chiesa e ci rinnova nel profondo è solo e unicamente Cristo che continua a operare in essa e per essa attraverso l’azione del suo Spirito.
Ciò che permette alla Chiesa di crescere e di essere difesa da tutto ciò che la può inquinare o impedire, è la docilità allo Spirito Santo, è la rinascita in Lui (cioè una nuova capacità di leggere e interpretare la realtà), è l’ascolto di questo grande maestro interiore.
Dire di non essere capaci è accusa a Cristo, al suo Santo Spirito e implicita confessione della nostra colpevole autonomia.
Puoi leggere i seguenti brani, prima lettura e vangelo del lunedì e il vangelo del martedì della seconda settimana di Pasqua:
Qui puoi leggere il brano: Atti 4,23-31
Qui puoi leggere il brano: Giovanni 3,1-8
Qui puoi leggere il brano: Giovanni 3,7-15

6. Questa vita nuova, questa rinascita, il suo annuncio non può essere contenuta e imprigionata da nulla.
Non dobbiamo avere paura delle difficoltà e delle sconfitte se queste ci intralciano sulla via, segnata per noi e per la sua Chiesa, da Cristo.
Leggi la prima lettura del mercoledì della seconda settimana di Pasqua: Atti 5,17-26.
Prosegui con la prima lettura del giovedì della seconda settimana di Pasqua: Atti 5,27-33

Cristo e la vita in Lui sono la luce e come la luce genera la linea d’ombra e fa emergere, separandolo, il buio, così la Parola di Cristo e la sua Presenza sono, per il fatto stesso di essere, giudizio sul mondo. Giudizio nel senso di forza capace di fare emergere la linea d’ombra, la linea che separa il male dal bene, la menzogna dalla verità.
Una forza che rivela noi stessi ai nostri stessi occhi.
Leggi il Vangelo del mercoledì della seconda settimana di Pasqua: Giovanni 3,16-21

7. L’annuncio della Buona Novella e la vita della Chiesa, nutrita dall’eucaristia (vedi il Vangelo di venerdì della seconda settimana di Pasqua: Giovanni 6,1-15) che ne scaturisce non entrano necessariamente in un mondo negativo e nemico. Come ci insegna Benedetto XVI all’uomo è data la ragione capace di indagare e aprirsi cordialmente al Mistero, di mantenersi aperta alla possibilità.
Leggi la prima lettura di venerdì della seconda settimana di Pasqua: Atti 5,34-42.

7. La comunità cristiana è il luogo del cammino, non della perfezione in atto. La forza della comunione non sta nel non avere a che fare con la debolezza, ma nel riuscire, alla luce dello Spirito Santo, ad attraversare anche la sconfitta del peccato per una maturità di fede più piena.
Leggi la prima lettura di sabato della seconda settimana di Pasqua: Atti 6,1-7.
Leggi anche il Vangelo di sabato della seconda settimana di Pasqua: Giovanni 6,16-21