Fatica?

IX domenica del tempo ordinario - anno A

Si parla, nel brano del vangelo (che puoi trovare qui) di terreno solido e di terreno sabbioso e di una casa che se costruita sulla roccia si farà stabile e se costruita sulla sabbia si farà prossima alla rovina. Al terreno scelto si accompagna, inevitabile, anche il giudizio: stolto l’edificatore sulla sabbia e saggio chi per fondamenta porrà la roccia.
Il brano è facile e chiaro il messaggio, messaggio che diventa ancora più chiaro facendo un passo indietro, quel passo che ci porta al momento in cui la casa non c’era e si progettava di costruirla.

Quale la differenza fra i due terreni? Risponde un’altra domanda: dove è più facile scavare per fare fondamenta? Nella roccia o nella sabbia?

Armato di paletta qualsiasi piccolo ci dirà che al mare per fare buche e piste per le biglie è d’obbligo la spiaggia, mentre farà pianti e strepiti se il mondo dei grandi andrà scegliendo scogli e pietre.

Ecco la differenza: scavare fondamenta nella roccia comporta fatica e tanta assai.
Di qui il messaggio lieve e quasi nascosto nel bel brano: nel cammino della fede è già nel conto un poco di fatica che essa passi per la preghiera come per il coraggio d’amare.
Non è la fatica a renderci deboli, a tanto potrà solo la paura di essa e lo scandalizzarsi nello scoprirla presente nel nostro cuore.