V settimana di Pasqua - giovedì
26/05/11 06:22 (data di registrazione) Archiviato in: Tempo di Pasqua
Ieri, o Signore, abbiamo letto: “Paolo e Barnaba dissentivano e discutevano animatamente contro costoro” e oggi: “poiché era sorta una grande discussione, Pietro disse...”.
Leggendo comprendo che i primi cristiani non avevano paura delle discussioni oneste e “in faccia”, non avevano timore delle tensioni e potevano accettare tutti i colori della vita perché tutto vivevano nell’unità e nell’ascolto dello Spirito.
Ti chiedo, allora, o Signore di tenermi lontano dall’ipocrisia che ritiene Carità il silenzio e la falsa cordialità che scarica, poi, la tensione nel pettegolezzo.
Mantienimi nella lealtà che sa dirsi e sa ascoltare e che sa di non aver nulla da perdere dalla verità e tutto da temere dal peccato.
Leggendo comprendo che i primi cristiani non avevano paura delle discussioni oneste e “in faccia”, non avevano timore delle tensioni e potevano accettare tutti i colori della vita perché tutto vivevano nell’unità e nell’ascolto dello Spirito.
Ti chiedo, allora, o Signore di tenermi lontano dall’ipocrisia che ritiene Carità il silenzio e la falsa cordialità che scarica, poi, la tensione nel pettegolezzo.
Mantienimi nella lealtà che sa dirsi e sa ascoltare e che sa di non aver nulla da perdere dalla verità e tutto da temere dal peccato.
(ispirato alla prima lettura [Atti 15,7-21], secondo il rito romano)