L’uomo d’oggi guarda, ma non contempla vede, ma non pensa (E. Montale)

Tre secondi per farsi domanda e compagnia dell'oltre dei nostri sguardi, dell'oltre dei nostri pensieri...

VII settimana di Pasqua - sabato

Nel salmo oggi si legge che gli occhi di Dio osservano attenti e scrutano l’uomo perché ama le cose giuste e solo gli uomini retti potranno contemplare il suo volto.
Per questo Ti chiedo, Signore, di convertire la profondità del mio cuore e di distogliermi dalla tentazione di occuparmi della maschera con cui condurre la recita sul “palcoscenico” della vita. Fa che io cerchi il Tuo applauso e non quello del “pubblico” in attesa.

(ispirato al salmo [10 (11)] di oggi, secondo il rito romano)

VII settimana di Pasqua - venerdì

O Signore, Ti ringrazio perché ci hai fatto un popolo sacerdotale cioè in grado di rendere l’unico culto a Te gradito: l’offerta di noi nell’offerta del tuo Figlio.
Donami il Tuo Spirito perché sia il tuo amore e non il calcolo, il Tuo Disegno e non i miei progetti, i tuoi orizzonti e non i confini ristretti dei miei pensieri a guidarmi nello scorrere delle ore di questa giornata.

(ispirato all’antifona all’ingresso di oggi, secondo il rito romano)

VII setiimana di Pasqua - giovedì

Che il Tuo Spirito, Signore, mi trasformi interiormente, mi doni un cuore nuovo perché anche lo sguardo con cui guardo a me, agli altri e alle cose si faccia nuovo e il mio agire capace di cooperare al Tuo Disegno di salvezza.

(ispirato alla prima orazione di oggi, secondo il rito romano)

VII settimana di Pasqua - mercoledì

Custodiscimi Signore in questo giorno. Fa che sia la verità, la verità dellaTua Parola a orientare le mie ore, donami la gioia della Tua presenza e del Tuo Amore e dammi la consolazione di sapermi al posto e al lavoro che Tu mi ha assegnato nella Tua infinita misericordia.

(ispirato al Vangelo [Giovanni 17,11b-19] di oggi, secondo il rito romano)

VII settimana di Pasqua - martedì

O Signore, ti prego: fa che non mi perda nell’illusione che la mia vita in questo mondo duri per sempre e liberami dal quel timore che il senso della fine incute in ogni cuore. Dammi il discernimento per poter vivere bene gli anni della mia vita così da poterli guardare con serenità nel giorno in cui essi si chiuderanno con i miei occhi.
Il tuo perdono e il coraggio, sia pure piccolo, dei miei passi fatti con te e dietro di te mi possano dare la gioia di una vita veramente vissuta, di una vita da poter guardare senza rammarico.

(ispirato alla prima lettura [Atti 20,17-27] di oggi, secondo il rito romano)

VII settimana di Pasqua - lunedì

O Dio che anche oggi ci nutri con l’eucarestia e ci conforti con l’unica speranza, donaci il Tuo Spirito perché sappiamo formare in Cristo un cuore solo e un’anima sola. Che il dono del Tuo Spirito ci aiuti ad essere, nella testimonianza dell’unità, chiesa viva segno della tua presenza e fa che questa luce d’amore io la sappia portare nei luoghi in cui oggi vivrò.

(ispirato alla prima orazione di oggi, secondo il rito romano)

VI sabato di Pasqua

O Signore, fa che il mio elevarmi a Te sia superiore a qualsiasi debolezza che mi induce a cercare me e a “volare” nella bassezza dello scontato e del facile.

(ispirato alla prima orazione di oggi, secondo il rito romano)

VI venerdì di Pasqua

O Signore fa che il mio cuore e i miei pensieri oggi si “perdano” nel Tuo cuore e nei Tuoi pensieri così che le parole che pronuncerò siano, anche solo in piccola parte, le Tue parole e il mio agire uno spazio in cui Tu possa agire, dentro a questo mondo tutto Tuo e in Te anche nostro.

(ispirato alla prima lettura [Atti 18,9-18] di oggi, secondo il rito romano)

VI giovedì di Pasqua

Oggi come ritornello del salmo si ripete: “La Tua salvezza, Signore, è per tutti i popoli”.
Io spesso mi rifugio nel malinteso concetto del rispetto delle idee degli altri per tacere, per non impegnarmi come i primi apostoli e questo perché penso che tutto dipenda da me: dalle mie forze, dal mio impegno, dalle mie capacità. In questo modo la pigrizia, il timore, la ricerca del comodo e del consenso sono troppo forti e mi vincono spingendomi al silenzio.
Fa che in questo giorno mi affidi a Te così che capisca che più mi radico nell’amicizia con Te e più spontanea e insopprimibile si fa la passione di raccontarTi al mondo.

(ispirato al salmo [97 (98)] e alla prima lettura [Atti 18,1-8] di oggi, secondo il rito romano)

VI mercoledì di Pasqua

Signore, la mia debolezza è grande e il “mondo” è molto forte e abile nel condurmi a pensare come lui vuole che si pensi. Aiutami con la forza del Tuo Spirito a passare da questa mia fragilità alla vita nuova a cui ci ha aperto la tua morte e risurrezione.

(ispirato all’orazione dopo la comunione di oggi, secondo il rito romano)

VI martedì di Pasqua

Nella mia giornata seguo tante false divinità, cose a cui dedico o tutto o molto di me stesso. Sono idoli falsi che non mantengono mai la promessa che mi fanno di darmi felicità. Mi illudono, mi annebbiano il cuore dandomi brevi spazi di illusoria felicità. Corro, dico, faccio credendo di stringere nelle mani ciò che lascia sempre il mio cuore solo e senza risposte. Solo Tu, o Signore, sai ascoltare le parole della mia bocca, solo Tu sai dare casa al mio cuore inquieto.

(ispirato al Salmo di oggi [Salmo 137 (138)], secondo il rito romano)

VI settimana di Pasqua - lunedì

Il salmo oggi, Signore, propone dei verbi: Cantate, gioire, lodare, esultare, fare festa.
Desidero seguire l’invito e cantare, gioie, lodare, esultare, fare festa perché anche oggi Tu mi scegli come tuo amico, perché anche oggi Tu mi insegnerai ad affrontare le difficoltà e aiutandomi a non scappare mi farai maturare con esse.
Vorrei tanto cantare, gioire, lodare, esultare, fare festa ballando, ma non saprà farlo o non potrò farlo e, allora, ballerò con il cuore davanti a Te nel silenzio di questa preghiera mentre i miei occhi ti guardano pieni di gioia e di sorriso.

(ispirato alla prima lettura di oggi [Atti 16,11-15], secondo il rito romano)

VI domenica di Pasqua

Signore, Filippo andò in Samaria a predicare la tua Buona Novella. Detto così è semplice è come se Ti dicessi che domani al lavoro non avrò paura di dirmi cristiano. Però si sa che allora per i Giudei la Samaria era luogo di perdizione, di eresia e tra samaritani e Giudei era come parlare di due tifoserie di oggi nemiche e assolutamente incattivite. Filippo, allora, è andato a parlare di Te dai nemici, dagli eretici, dai banditi da quelli da cui ci si doveva solo aspettare del male, dagli impuri la cui sola compagnia rendeva impuri. Va dove nessuno sarebbe mai andato e quando arriva Pietro e Giovanni quasi scompare e lascia fare a loro che in qualche modo correggono l’operato e operano per il dono dello Spirito santo. Quanto a Filippo se ne andrà da un’altra parte ancora ad annunciare il tuo Vangelo.
Scusami Signore, il ripasso non volevo certo farlo a Te, ma l’ho fatto a me stesso per arrivare a chiederti in umiltà: dammi anche solo un briciolo del cuore di Filippo.

(ispirato alla prima lettura di oggi [Atti 8,5-8.14-17], secondo il rito romano)

V settimana di Pasqua - sabato

Per la potenza del Tuo santo Spirito trasforma il mio cuore così che in questo giorno io Ti possa servire con rinnovato entusiasmo e, illuminato dal Tuo Vangelo, possa edificare la tua Chiesa con la testimonianza della mia vita.

(ispirato all’ultima orazione di mercoledì e di oggi, secondo il rito romano)

V settimana di Pasqua - venerdì

Svegliati o mio cuore, voglio cantare, voglio lodare l’Altissimo.
Il tuo amore, o Dio, è grande fino ai cieli e la tua fedeltà supera l’altezza delle nubi.
Grazie per la vita che mi dai, grazie per questo giorno che mi doni, grazie per non essere mai venuto meno alla promessa con cui hai suscitato la mia speranza in quel giorno in cui ho iniziato a camminare con Te.

(ispirato al salmo [Salmo 56 (57)], secondo il rito romano)

V settimana di Pasqua - giovedì

Ieri, o Signore, abbiamo letto: “Paolo e Barnaba dissentivano e discutevano animatamente contro costoro” e oggi: “poiché era sorta una grande discussione, Pietro disse...”.
Leggendo comprendo che i primi cristiani non avevano paura delle discussioni oneste e “in faccia”, non avevano timore delle tensioni e potevano accettare tutti i colori della vita perché tutto vivevano nell’unità e nell’ascolto dello Spirito.
Ti chiedo, allora, o Signore di tenermi lontano dall’ipocrisia che ritiene Carità il silenzio e la falsa cordialità che scarica, poi, la tensione nel pettegolezzo.
Mantienimi nella lealtà che sa dirsi e sa ascoltare e che sa di non aver nulla da perdere dalla verità e tutto da temere dal peccato.

(ispirato alla prima lettura [Atti 15,7-21], secondo il rito romano)

V settimana di Pasqua - mercoledì

O Signore, fa che io rimanga in Te e le Tue Parole rimangano in me perché Tu sei la vite in cui trovare Vita perché senza te non c’è frutto e solo in te la mia giornata potrà dare frutti buoni. Quei frutti che, per dono Tuo, appartengono solo ai tuoi discepoli.

(ispirato al Vangelo [Giovanni 15,1-8], secondo il rito romano)

V settimana di Pasqua - lunedì

Discendi Santo Spirito, insegnami, accompagnami così che il mio cuore e la mia mente, comprendendo la bellezza della Buona Novella, possano vivere le ore di questa giornata sotto lo sguardo d’Amore e nella compagnia del Signore.

(ispirato al Vangelo [Giovanni 14,21-26], secondo il rito romano)

V domenica di Pasqua

“Io sono la via, la verità e la vita”. Tu Signore ti presenti a noi così e se non ti offendi mi sembra la meraviglia di una tavolozza a colori. Se la vita va per le vie dell’ideologia o dei miei poveri pensieri, il colore è solo uno: il grigio sia pure con cento sfumature. Quando la verità, la via, la vita diventano una persona, cioè Tu, allora il mio giorno si riempie di colori perché la verità, la vita stessa li andrò scoprendo passo dopo passo nella tua compagnia. Grazie Signore dei colori che mi doni: rendimi attento, Ti prego, a maneggiare con perizia il pennello per dipingere il quadro della nostra giornata.

(ispirato al Vangelo [Giovanni 14,1-12], secondo il rito romano)

IV settimana di Pasqua - sabato

O Signore, in questa giornata incontrerò occasioni di gioia, di serenità, ma anche difficoltà e contraddizioni.
Ti prego di donarmi la prontezza di Paolo che di fronte alla sordità del suo popolo che non voleva ascoltare l’annuncio del Vangelo, non si è perso d’animo e scegliendo Te piuttosto che il suo orgoglio ferito, se ne è andato per le vie del mondo ad annunciare la Tua Buona Novella a tutti i pagani che non avevano mai sentito parlare di Te.
Dammi la libertà dai miei progetti per aprirmi ai Tuoi che sanno passare per vie a me sconosciute.

(ispirato alla prima lettura [Atti 13,44-52], secondo il rito romano)

IV settimana di Pasqua - venerdì

Signore nel Vangelo di oggi ci dici: “io sono la via, la verità, la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me.”.
Donami il tuo Spirito perché io ti segua e perché non mi illuda della salvezza mentre percorro vie mie e lontano dalle tue. Ricordami sempre che, alla fine, il coraggio della conversione, la fedeltà nel venirti dietro si riassume nel semplice passo fatto dopo un altro passo.

(ispirato al vangelo [Giovanni 14,1-6], secondo il rito romano)

IV settimana di Pasqua - giovedì

Signore in questo giorno ti prego: cammina davanti a me, cammina davanti a noi.
Apri tu la strada, stai con noi e il nostro giorno sarà segnato dalla sicurezza, dalla pace del cuore e dalla gioia dell’Amore.

(ispirato all’antifona all’ingresso, secondo il rito romano)

IV settimana di Pasqua - mercoledì

Una vela si allontana e sulla nave due uomini lasciano le loro tradizioni, il loro mondo per andare verso un altrove che non conoscono. Uno dei due si chiama Saulo e cambierà presto il nome in Paolo ed è grazie alla sua obbedienza al Tuo mandato, o Signore, che Tu sei arrivato qui in Europa dove io oggi posso rivolgermi a Te con le mie preghiere.

Insegnami, o Signore, a fare vela lasciando le mie abitudini, le mie inutili certezze, aiutami a non aver paura a mettere in discussione tutto di me quando Tu mi rivolgi la tua parola.

(ispirato alla prima lettura [Atti 12,24-13,5], secondo il rito romano)

IV settimana di Pasqua - martedì

Donami, Signore, un cuore e una mente aperti. Rinnova in me e nella mia comunità il dono del tuo Spirito che ci renda capaci di spalancare le nostre porte, di superare ogni barriera per portare il nostro cuore e la nostra attenzione al mondo di tutti i tuoi figli, per portare a tutti la gioia della Tua Vita, quella Vita che Tu doni a noi.

(ispirato alla prima lettura [Atti 11,19-26], secondo il rito romano)

IV settimana di Pasqua - lunedì

Signore, come dice il salmo: la mia anima anela a te. Anela a Te perché tu mi conosci nel profondo e sai chiamarmi per nome. Aiutami a vivere oggi nella nostalgia di Te, aiutami a sentire il mio nome pronunciato dalle tue labbra perché il mio cuore viva.

(ispirato al salmo e al Vangelo, secondo il rito romano)

IV Domenica di Pasqua

Fammi attento, o Signore, perché nelle ore di questa mia giornata io abbia a riconoscere la tua voce di pastore buono capace di condurmi alla vita vera.

(ispirato alla prima orazione, secondo il rito romano)

III Settimana di Pasqua - sabato

Signore fammi, oggi, certo della potenza della tua Parola, una Parola capace di guarigione, capace di cambiare il cuore di me peccatore e di ogni tuo figlio sulla faccia della terra così come attraverso Pietro operò guarigioni miracolose, segno della vita nuova scaturita dalla tua morte e risurrezione e donata a noi dal tuo Santo Spirito.

(ispirato alla prima lettura [Atti 9,31-42], secondo il rito romano)

III settimana di Pasqua - Venerdì

O Signore, oggi, quando mi incontrerò con gli altri, quando mi raccoglierò in preghiera, quando mi troverò a parlare, a confidare, quando mi troverò a progettare ed eseguire, aiutami a risentire la frase che rivolgesti a san Paolo: “Saulo, Saulo perché mi perseguiti?”, così che non abbia a buttare via me stesso, i miei pensieri, le mie parole e gli altri che incontrerò.

(ispirato alla prima lettura [Atti 9,1-20], secondo il rito romano)

III settimana di Pasqua - giovedì

Filippo a piedi lungo la via e l’Etiope, funzionario di Candàce, in viaggio verso Gerusalemme seduto sul suo carro, un attimo e Filippo, che si accorge che l’uomo sul carro sta leggendo il rotolo del profeta Isaia, gli rivolge queste parole: “Capisci quello che stai leggendo?”.
O Signore, donami oggi il coraggio di Filippo nel condurre gli altri a parlare di te e quando altri faranno con me la parte di Filippo donami l’umiltà dell’Etiope che lo fece salire sul carro per imparare.

(ispirato alla prima lettura [Atti 8,26-40], secondo il rito romano)

III settimana di Pasqua - mercoledì

O Signore, tu hai detto: “e questa è la volontà di colui che mi ha mandato: che io non perda nulla di quanto egli mi ha dato, ma che lo risusciti nell’ultimo giorno.
Ti ringrazio per queste parole di speranza per le quali con confidenza dopo ogni giorno torno a te per cercare il tuo perdono e per trovare in Te la forza del mio quotidiano cambiamento.

(ispirato al Vangelo [Giovanni 6,35-40], secondo il rito romano)

III settimana di Pasqua - martedì

O Signore, se oggi il seguirti sulla via dell’amore che perdona, dovesse sembrarmi eccessivo, quasi un morire, rinnovami il coraggio di seguirti perché so che tutto ciò che di me muore nell’amore a te, in te tornerà a vivere, nascerà alla Vita.

(ispirato all’antifona alla comunione, secondo il rito romano)

III settimana di Pasqua - lunedì

O Signore, a me che mi professo cristiano concedi, lungo questa giornata, di respingere tutto ciò che è contrario a questo nome e di seguire tutto ciò che gli è conforme.

(adattamento della prima orazione, secondo il rito romano)

III Domenica di Pasqua

Resta con me, o Signore, e fa che io resti sempre con te.

(dal Vangelo di oggi [Luca 24,13-35], secondo il rito romano)

II settimana di Pasqua - sabato

Ai tuoi apostoli che malgrado i remi erano in balia delle onde tu, camminando sulle acque, sei andato loro incontro e hai detto: ”Sono io, non abbiate paura!”.
Non c’è tempesta che ti tenga lontano da me, non c’è fragore di onda che possa sovrastare la forza della tua presenza quando mi dici: “non temere”.
Ti rendo grazie, o Signore, perché quando i tuoi discepoli ti presero sulla barca, “subito, la barca toccò la riva alla quale erano diretti” e così la mia vita quando tu anche solo la sfiori.

(dal Vangelo di oggi [Giovanni 6,16-21], secondo il rito romano)

II settimana di Pasqua - venerdì

Nel Vangelo di oggi, Signore, si racconta della moltiplicazione dei pani. Il miracolo è grandioso ed é un segno estremamente importante. Oggi, però, desidero essere attento alle piccole cose: Tu prima del miracolo hai fatto sedere tutti sull’erba.
Hai pensato alla loro e alla mia stanchezza, ma credo che Tu abbia anche voluto dirmi che occorre fermarsi almeno un poco se si vuole capire e non solo con la testa.
Aiutami, Signore, a non perdere tempo a cercare il pezzo d’erba più adatto: fammi sedere subito. Aiutami a non lamentarmi degli altri pensando a quanto spazio occupano lasciando ben poco a chi arriva dopo: toglimi tutte le occupazioni del cuore con cui faccio di tutto per non sostare vicino a Te.

(dal Vangelo di oggi [Giovanni 6,1-15], secondo il rito romano)

II settimana di Pasqua - giovedì

Donami, o Padre misericordioso, di rendere presente in ogni momento della vita la fecondità della Pasqua e fa che ogni celebrazione eucaristica vissuta nel raccoglimento e nel silenzio accresca in me l’efficacia del mistero pasquale.

(dalla prima e ultima orazione del messale, secondo il rito romano)

II settimana di Pasqua - mercoledì

Manda il Tuo Santo Spirito, Signore, perché spezzi la prigione in cui rinchiudo il mio cuore. Aprimi alla povertà di chi non ha, ai sogni di chi, pur non avendo, non ha rinunciato al suo domani; aprimi a chi ha perso ogni speranza. Manda il Tuo Spirito perché il mio cuore ascolti e accolga.
Manda il Tuo Santo Spirito, o Signore, a spezzare ogni catena che mi imprigiona, così come fece una notte il Tuo angelo quando liberò i Tuoi apostoli rinchiusi in prigione dalla gelosia dei capi del popolo.

(Ispirato alla prima lettura [Atti degli apostoli 5,17-26], secondo il rito romano)

II settimana di Pasqua - martedì

Signore, Tu regni, Ti rivesti di maestà e Ti cingi di forza. In Te il mondo, la mia vita, la società tutto può trovare stabilità.
Ciò che vacilla trova forza e ciò che sta morire torna a vivere. Ciò che Tu insegni è degno di fede ed è salvezza.
Signore fa che io risponda con la santità, in questo giorno nel quale come sempre mi riempi di questi tuoi doni.

(Ispirato al salmo responsoriale, salmo 92 [93], secondo il rito romano)

II settimana di Pasqua - lunedì

Oggi Signore mi rivolgo a Te con delle parole simili a quelle usate dai Tuoi discepoli e riportate nella prima lettura di oggi:
Signore, Tu che hai creato il cielo, la terra, il mare e tutte le cose che in essi si trovano, volgi lo sguardo ai tuoi servi e concedi loro di proclamare con tutta franchezza la Tua parola e fa che nella nostra vita personale e di comunità Tu possa operare guarigioni e prodigi di conversione e santità.

(Ispirato alla prima lettura di oggi Atti 4,23-31, secondo il rito romano)