L’uomo d’oggi guarda, ma non contempla vede, ma non pensa (E. Montale)

Tre secondi per farsi domanda e compagnia dell'oltre dei nostri sguardi, dell'oltre dei nostri pensieri...

III settimana di Quaresima - venerdì

Signore, oggi, Tu stesso mi suggerisci la preghiera quando attraverso il profeta Osea ci inviti a ripetere queste parole: “non chiameremo più dio nostro l’opera delle nostre mani”. Con queste parole ti riferivi alle statue degli idoli, quegli idoli che senza bisogno di statue accompagnano anche nel nostro tempo la mia vita.
Quando andrò al lavoro o quando pulirò la casa con eccessivo scrupolo o quando mi concentrerò in modo troppo esclusivo sul benessere, sulla salute, sulla cura della mia persona dammi il coraggio di ripeterti: “fa che impari a non fare diventare dio, le cose che sono opera delle mie mani.”.

(ispirato alla prima lettura, Osea 14,2-10, secondo il rito romano)