XIV settimana dell'anno - martedì
05/07/11 07:59 (data di registrazione) Archiviato in: Tempo Ordinario
Mi è caro oggi, o Signore, riandare con la mente, il cuore e un briciolo di fantasia al tuo combattimento con Giacobbe sulla riva dello Jabbok. Si legge cheTu ti dichiarasti vinto.
Cosa ti vinse? Può un uomo battere Dio? No di certo, ma Tu sembri dire che non sai resistere a due cose: all’amore che Ti cerca e, quasi, Ti corteggia, così come non sai resistere di fronte al coraggioso combattimento che l’uomo conduce contro sé stesso e ciò che lo allontana da Te.
Mi commuove e mi riempie di gratitudine saperti così Padre nei miei confronti e, nella preghiera di oggi, permettimi di abbandonarmi fra le Tue braccia.
Cosa ti vinse? Può un uomo battere Dio? No di certo, ma Tu sembri dire che non sai resistere a due cose: all’amore che Ti cerca e, quasi, Ti corteggia, così come non sai resistere di fronte al coraggioso combattimento che l’uomo conduce contro sé stesso e ciò che lo allontana da Te.
Mi commuove e mi riempie di gratitudine saperti così Padre nei miei confronti e, nella preghiera di oggi, permettimi di abbandonarmi fra le Tue braccia.
(ispirato alla prima lettura [Genesi 32,23-33] di oggi, secondo il rito romano)