Ci sono delle disposizioni che regolano
la registrazione delle intenzioni per le messe e le
richieste per la celebrazione di una messa fuori orario e
in luogo diverso dalla chiesa parrocchiale.
Queste disposizioni sono assolutamente utili
- per evitare che qualsiasi parroco, sia pure in buona
fede, possa disporre dei sacramenti secondo la sua
sensibilità,
- per evitare cioè che, facendosi quasi padrone di essi, si
lasci sentimentalmente andare alle sue simpatie, alle sue
conoscenze, ai condizionamenti che possono venire da una
lunga frequentazione o dagli “obblighi” a cui si potrebbe
sentire vincolato per favori ricevuti.
Il soggetto che pone le condizioni e i modi secondo cui
amministrare i sacramenti è la Chiesa e solo la Chiesa,
questo perché, come
ricorda un nostro teologo diocesano (mons. Inos Biffi), i
sacramenti sono solo di Cristo e Cristo li ha affidati alla
Chiesa perché li amministrasse e, cioè, determinasse,
appunto, i luoghi, le modalità secondo cui celebrarli e i
soggetti delegati a farlo.
Nel documento che puoi scaricare
qui, trovi,
riassunte, quelle attenzioni celebrative che da decenni
sono in vigore e che ormai sono patrimonio e
consuetudine per tutti. Annotazioni che riguardano le
intenzioni delle messe e la richiesta di celebrazioni
fuori da quelle d’orario.